Diventato sacerdote da pochi giorni, Mauro Merigo si è visto dedicare dai suoi compaesani uno splendido concerto, nella chiesa principale di Maderno. Sull’altare la Corale Santa Cecilia (35 componenti), diretta da Gianpietro Bertella, e la Fantasy Orchestra di Brescia (una quindicina). Colpo d’occhio da grande serata, ricco di fascino. All’organo Matteo Pian. Il via con l’imponente “Magnificat” di Schubert, Luisa Bentivoglio soprano, Giusy Omboni alto, Nicola Chimini basso e Aldo Cantoni tenore. Poi la leggiadra “Cantata 147” di Bach, il “Messiah” di Haendel (con l’alto Elena Traversi), l’etereo “Ave Verum” di Mozart, compositore riproposto nel dolcissimo “Laudate Dominum” (soprano Paola Taddeucci).Scorrono i brani: Mandelssohn (soprani Cristina Klein e Anna Righettini), un paio di Bartolucci, e, in conclusione, il “Te Deum” di Haydn: grandioso, incalzante, dal finale travolgente. La corale, chiamata a un paio di bis, propone il “Da nobis pacem” di Mendelssoh e “Halleluja” di Haendel. Applausi convinti. Giovane ma di statura imponente, Merigo, seduto sulla poltrona più bella dell’intera parrocchia, sistemata tra le due file di banchi, sorride compiaciuto. Dopo il diploma di ragioniere, ha messo da parte numeri e bilanci, prendendo in mano il Vangelo, per far quadrare i conti dell’anima. La settimana scorsa è stato ordinato a Brescia, in Duomo. E la gente di Maderno lo ha voluto abbracciare a suon di musica, sapendo che a scuola, di nascosto, ascoltava i canti gregoriani.“Da bambino, ai tempi della prima elementare –ricorda-, andai coi compagni di classe dal Vescovo, Bruno Foresti, che mi chiese cosa avrei voluto fare da grande. Io risposi: il benzinaio o il Papa. Lui rise, e osservò: basterebbe che tu diventassi prete. Così, alla lunga, ho fatto. Colgo l’occasione per ringraziare della vicinanza della comunità”. E sulla sua destinazione futura: “Lo saprò in luglio”.E’ anche la serata di Bertella, uscito ragioniere dallo stesso istituto, il Battisti di Salò, poi diplomatosi in Organo e composizione: dirige con maestria la Corale, che ha avuto modo di esibirsi per Giovanni Paolo II e, nel novembre 2009, per Benedetto XVI. Il parroco, don Leonardo Farina, stringe le mani. Augura“pace e bene” a tutti. In canonica è arrivato il momento dei pasticcini. Sulla Gardesana scorre lento il serpentone di automobili.